GIANNI ASDRUBALI

BIOGRAFIA

GIANNI ASDRUBALI, è nato a Tuscania nel 1955.
Dalla fine degli anni Settanta Gianni Asdrubali ha incentrato il nucleo originario delle sue opere sulla ricerca dell’idea di vuoto. Negli anni Ottanta si è affermato in Italia e all’estero come innovatore della ricerca astratta, aniconica e gestuale, ricerca che negli anni ha trovato la propria concretizzazione nell’immagine di uno spazio frontale senza dimensione.
Nel 1984 entra nel movimento Astrazione Povera teorizzato dal critico Filiberto Menna.
Nel 1992 con il ‘Tromboloide’, il suo lavoro è segnato da una serie di opere senzaverso, tese alla ricerca di uno spazio sempre più compatto e atomico.
Nel 1984 Gianni Asdrubali espone per la prima volta alla galleria La Salita di Roma e alla galleria Artra di Milano.
Da questo momento la critica, interessata in modo deciso al suo lavoro, lo invita a numerose mostre nazionali ed internazionali. Nel 1985 partecipa alla Quadriennale di Roma e alla mostra itinerante Anniottanta, tenutasi nel 1985 a Bologna, Imola, Ravenna e Rimini, che fu un tentativo di avviare una mappatura dell’arte di quel periodo dal quale emersero tratti distintivi come il “Citazionismo”, il “Decorativismo”, i “Nuovi-nuovi”, gli “Anacronisti”, gli “Astrattomagici”, gli artisti del “Pastificio Cerere” e dell’“Astrazione Povera”.
Il 1988 è, per Asdrubali, l’anno della svolta: invitato alla Biennale di Venezia, espone “Eroica verde”, lavoro che sancisce definitivamente l’uscita dal gruppo dell’Astrazione Povera. Partecipa alla Biennale di Sydney ed espone alla National Gallery di Victoria, Melbourne. E, sempre nello stesso, anno è invitato da Veit Loers alla mostra Schlaf der Vernunft, al Museum Fridericianum Kassel, con John Armleder, Gianni Colombo, Gerwald Rockenschaub, Richard Deacon, Günther Förg, Jeff Koons, Thomas Schütte, Haim Steinbach.
Nel 1989 espone a Mosca alla Casa Centrale dell’Artista e poi a Leningrado nella Sala Centrale delle Esposizioni alla mostra Orientamenti dell’Arte Italiana.
Nel 1990 espone presso il National Taiwan Museum of Fine Art, in occasione della mostra Italian Contemporary Arts. Nel 1990 espone al Museu de Arte Moderna de Sao Paulo, Brasile.
Nel 1993 partecipa alla mostra La Fabbrica Estetica al Grand Palais di Parigi. Nel 1996 è invitato da Giovanna Bonasegale alla mostra Lavori in Corso alla Galleria Comunale d’ Arte Moderna e Contemporanea di Roma (attuale MACRO).
Tra il 1997 e il 2000 espone in una serie di mostre sull’arte italiana, tra le quali: al Museum Rabalderhaus, Schwaz, alla DuMont Kunsthalle, Colonia, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, alla Städtische Galerie, Rosenheim.
Nel 2000 espone con l’artista Enrico Castellani alla galleria Arte Studio Invernizi di Milano.
Nel 2001 l’Institut Mathildenhole di Darmsadt dedica all’artista una retrospettiva. Nel 2003 e nel 2005 partecipa a due mostre al MACRO, Collezione Macro, Museo d’Arte Contemporanea di Roma. Negli stessi anni fonda il gruppo Zamuva assieme all’architetto Pamela Ferri con l’obiettivo di ricercare nuove forme di spazialità.
Nel 2010 il gruppo Zamuva (Asdrubali-Ferri) presenta il progetto Zudynamic al Triennale Design Museum di Milano in occasione del Salone del Mobile.
Nel 2011 è invitato ad esporre alla 54ª Biennale di Venezia, Padiglione Italia.
Nel 2020, inaugura i nuovi spazi espositivi di Palazzo Collicola a Spoleto, con una mostra personale a cura di Bruno Cor