Antonio Sanfilippo nasce nella provincia di Trapani, a Partanna nel 1923. Conclusi a Firenze gli studi accademici, nel 1946 si stabilisce a Roma e nel 1947, insieme ad Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Perilli, Turcato, e Maugeri, fonda il gruppo “Forma”. Nel 1948 espone alla Biennale di Venezia alla quale partecipa nuovamente nel 1954, 1964 e nel 1966. In quest’ultima edizione gli viene dedicata una sala.
Nel 1953 inizia la sua personale riflessione sul segno, che lo porta a sviluppare tra il 1956 e il 1957, un particolare linguaggio costituito, a differenza delle sue composizioni precedenti, da segni liberamente sparsi sulla superficie della tela. Se fino al 1963 il lavoro di Sanfilippo era per lo più in bianco e nero, successivamente si anima grazie ad un uso elegante del colore.
Nel 1958 Michel Tapié presenta la sua personale alla Galleria d’Arte Selecta a Roma, e nel 1960 inserisce il nome dell’artista nel libro ‘Morphologie autre’. La sua partecipazione al vivace mondo dell’arte romana lo pone ben presto in contatto con il contesto newyorkese e le avanguardie europee. Nel 1958 partecipa alla mostra Nuove Tendenze dell’arte italiana, a cura di Lionello Venturi, tenutasi nella sede romana della Rome-New York Art Foundation. Negli anni ’50 prende parte a iniziative di rilievo internazionale, non ultima la rassegna del bicentenario del Carnegie Institute di Pittsburgh (1958- 1959). Successivamente, nel 1961 partecipa alla mostra d’arte italiana al Kamakura Museum of Modern Art, e alla rassegna all’Institute of Contemporary Art di Boston.
Nel decennio successivo aumenta il suo interesse per la grafica e, tra il 1972 e il 1979, realizza numerosi disegni in penna, inchiostro e matita. Muore nel gennaio 1980 per i postumi di un incidente automobilistico. Molte delle sue opere sono presenti in collezioni pubbliche, a Firenze, Roma e Torino, e in numerose collezioni private italiane e straniere.