FORTUNATO DEPERO

BIOGRAFIA

Fortunato Depero nasce nel 1892 a Fondo, in provincia di Trento, all’epoca territorio austro-ungarico. Molto presto si trasferisce con la famiglia a Rovereto dove frequenta un istituto a indirizzo tecnico e artistico. È molto attratto dalla scultura e svolge un tirocinio presso lo studio dello scultore Scanagatta. Nel 1913 si trasferisce a Roma con la sua compagna, Rosetta Amadori, che lo affiancherà per tutta la vita.

 

A Roma Depero conosce molti dei suoi “idoli”, tra cui Giacomo Balla e Filippo Tommaso Martinetti. Diventa allievo di Giacomo Balla ed entra nel circolo futurista. Nel 1915 scrive e firma insieme a Giacomo Balla il Manifesto Ricostruzione futurista dell’universo. Tra le opere di questo periodo Depero realizza anche scenografie di balletti, come Le chant di rossignol di Igor Strawinskij.  Le sue opere, seppur influenzate da Balla, danno maggior rilievo alla pulsione plastica. Durante un soggiorno a Capri crea i suoi primi “arazzi” futuristi, in realtà mosaici di stoffe colorate. Sono questi il primo esempio della trasmigrazione delle sue invenzioni teatrali. I suoi “automi” e “pupazzi” diverranno, infatti, un tema dominante, non solo sulle stoffe ma anche nei suoi dipinti.

 

Dal 1925 comincia un periodo di esposizioni internazionali. Inizia esponendo delle opere a Parigi, all’Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes. Dopodiché espone a New York e alla Biennale di Venezia. Nel 1927 pubblica Depero-Dinamo Azari, il famoso libro imbullontato, primo esempio di libro futurista. Nel 1928 lavora per la Campari, per la quale disegna la famosa bottiglietta di bitter. Nello stesso anno torna a New York dove tiene varie mostre personali e lavora come interior designer, scenografo e costumista, pubblicitario e illustratore, realizzando anche una serie di copertine per le riviste Vanity Fair e Vogue.

 

Nel 1950 pubblica il suo Manifesto della Pittura e Plastica Nucleare. A partire dal 1957 si dedica all’allestimento della Galleria Permanente Museo Depero a Rovereto, il primo museo futurista in assoluto, che viene inaugurato nel 1959. Depero muore a Rovereto nel 1960.